Mentre gli altri parlano, i fatti VERI parlano per noi.

La scorsa settimana sono stati depositati i ricorsi per il corretto inquadramento e la differenza retributiva presso il Tribunale del Lavoro di Roma e la prima udienza è già stata calendarizzata per il 6 Giugno 2023.
I ricorsi sono elaborati e seguiti dallo Studio Legale Panici e possono aderirvi tutti gli iscritti inquadrati nella ex IV Area.
Unione Trasporti – SNAUT provvederà ad organizzare a breve anche degli incontri formativi sull’argomento.

Segreteria di Roma e Lazio

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COMUNICATO STAMPA del 10/3/2023. Il Trasporto Pubblico Locale di Roma va potenziato e non ridotto o privatizzato.

La riduzione del chilometraggio nel Piano di Esercizio non sia il preludio ad una privatizzazione a piccoli passi.

Nel Contratto di Servizio tra Comune di Roma e Atac che individua gli obiettivi annuali, si trova un taglio di 12,5 milioni di vetture/km e, nel documento, si evidenzia come tale riduzione sia necessaria per venire incontro alle capacità produttive di Atac, come se quest’ultima avesse suggerito al Comune di Roma i limiti da fissare.

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Mentre le altre sigle sindacali fanno finta di nulla, noi ci muoviamo a sostegno dei lavoratori.

Dopo la vittoria in Cassazione nella vertenza sull’Allegato A vi è stata una situazione di immobilismo e una serie di ritorsioni ai danni dei Lavoratori.
Mentre le altre OOSS rimangono ferme, noi di Unione Trasporti – SNAUT abbiamo già iniziato una serie di procedimenti legali per ottenere un corretto reinquadramento della forza lavoro presente nell’ormai ex IV Area, i relativi arretrati dovuti alla differenza retributiva e il ripristino del parametro corretto per i Lavoratori riqualificati provenienti dall’Esercizio.

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COMUNICATO STAMPA del 2/3/2023. Basta aggressioni al personale ATAC!

ROMA – Ennesima aggressione fisica ai danni del personale Atac; stavolta il malcapitato è un ausiliario del traffico, colpito con un pugno in volto da un utente sanzionato poco prima.

In Atac le aggressioni alle diverse categorie di lavoratori operanti sul territorio sono continue perché frutto di una mancata focalizzazione dei rischi operativi e quest’ultimo caso è figlio di una visione commerciale del servizio di controllo.

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